Il Progetto della Casa per Minori “Gioia”: Vision e Mission

 

Vision

Ogni bambino apprende nel contesto familiare d’origine  le prime  relazioni di cura- protezione e  le prime modalità comportamentali che concorrono alla costruzione del sé e della propria autostima.

La casa famiglia Gioia, lungi da voler sostituire la figura genitoriale, si pone verso il minore accolto come caregiver temporaneo ma stabile per il superamento di momenti di impasse per la crescita ed il benessere globale.

 

Mission

Il Gruppo Appartamento “Gioia” svolge la funzione primaria di holding, spazio fisico e psicologico di contenimento, di elaborazione, di progettazione e di realizzazione.

Il principio cardine, nonché la nostra sfida,  è trasformare  la difficoltà della convivenza tra marginalità diverse ,come tra  minori adolescenti italiani e stranieri provenienti anche dall’area penale e/o con provvedimenti amministrativi, in risorsa ad alto potenziale educativo e riabilitativo.

 

Il progetto individuale vuole nel complesso portare il minore a costruire un’idea di sé come soggetto attivo, soggetto  capace di appassionarsi e permettersi di avere delle ambizioni, autodeterminarsi, scegliere, attraverso il potenziamento dei punti di forza e lo scioglimento dei nodi problematici.

Il progetto, preparato e condiviso nelle varie fasi con l’ Ente inviante,  si avvale di obiettivi specifici, di strumenti e metodi  per  riequilibrare la propria vita e lavorare con consapevolezza e proficuità sul proprio sé, di scrupolosi  meccanismi di verifica e tutela del percorso.

Gli obiettivi del progetto sono di carattere affettivo, cognitivo, socio-educativo, riabilitativo e culturale.

Gli strumenti e metodi affinati e consolidati con l’ esperienza e nel tempo vanno dal colloquio psicologico, all’ attività formativa- scolastica, dal giardinaggio allo sport e alla musicoterapia, dalle cene solidali alle gite programmate.

I meccanismi di tutela, il monitoraggio in itinere e la verifica, rispondono ai criteri di efficacia, di efficienza e di appropriatezza.

Le suddette determinanti del progetto concorrono assieme a scandire la quotidianità del minore che alterna momenti  di partecipazione e scambio  gruppale ad altri di crescita personale  e preferenziale secondo le proprie inclinazioni.

Il pieno raggiungimento degli obiettivi segna la chiusura del progetto comunitario ma l’apertura ad un percorso di vita nuova , che  è sintesi tra un maturato  senso di appartenenza alla comunità sociale attuale e  la conservazione della propria individualità e delle preziose radici storico-culturali.